Helleborus foetidus L.
Nome volgare: Elleboro fetido
Tipologia: Pianta Velenosa (Attenzione!)
Helleborus foetidus L.
Famiglia: Ranunculaceae
Nomi volgari: elleboro fetido, elleboro nero, elleboro puzzolente.
Etimologia: il nome del genere è composto da 2 parole greche: “far morire” e “nutrimento che uccide” a significare la velenosità della pianta, il nome specifico sta ad indicare l’odore poco gradevole della stessa.
Morfologia:
Pianta erbacea, perenne, suffruticosa, alta sino a 70-80 cm.
Fusto: legnoso alla base, poi strisciante ed infine eretto, con guaine triangolari di foglie morte.
Foglie: sempreverdi, di colore verde molto scuro,le inferiori sono palmate, finemente suddivise in 3-9 lobi, di dimensioni notevoli , sino a 30 cm, hanno margine dentato. Verso l’apice del fusto le foglie assumono aspetto ovato e sono intere.
Fiori: infiorescenze globose, di colore verde-giallognolo con margine rossastro, hanno diametro di 2,5-3 cm e odore molto sgradevole.
Frutti: sono acheni con rostro uncinato.
Distribuzione – habitat – fioritura:
Proveniente dal Caucaso, si è riprodotta spontaneamente in Europa soffocando altre specie di piante, in Italia è pianta comune, vegeta al margine dei boschi, nei cespuglieti, nei luoghi di mezz’ombra, da gennaio a d aprile sino a 1.000 m.
Proprietà ed utilizzi:
L’elleboro fetido ha proprietà vermifughe e narcotiche ma, ATTENZIONE, è assolutamente sconsigliata l’automedicazione è pianta VELENOSA.
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